WFMU 2023: Il lavoro e lo spirito dei volontari

Nell’ultimo articolo sulla WFUM 2023 abbiamo condiviso l’esperienza dei partecipanti, Oggi la serie continua con le esperienze di Paolo, Tess ed Elena, volontari del GTS.

Paolo e Tess, principianti che ancora non conoscevano bene il territorio della via Francigena, non sapevano cosa li aspettava.

Dal primo momento, sabato pomeriggio, mentre salivamo verso Radicofani per ricevere il nostre istruzioni, siamo rimasti colpiti dal territorio e il panorama.

Il nostro primo incarico era di dirigere i participanti verso il guardo sul Formone e far certo che non prendessero la svolta verso la strada..

Nonostante ci trovassimo sotto la sezione elevata della Cassia, il guado e il vecchio ponte sul Formone rendevano il posto idillico.

Mentre i participanti più veloci passavano, uno di noi rammentava le corse campestri della sua gioventù, ma le chiacchiere di altri camminatori in approccio e il loro fermarsi a parlare con i cani, affermava che questa non era una gara, ma un evento di altro genere.

Verso sera, mentre tornavamo a casa e il nostro letto, osservavamo come le luci dei camminatori lungo il percorso, in salita verso Gallina sembrassero tante lucciole in fila una dopo l’altra.

Il lavoro della mattina seguente è cominciato molto presto. Siamo stati mandati all’incrocio dietro la Grancia di Cuna, di nuovo per dirigere i camminatori lungo il loro percorso.

Una volta ancora il panorama era stupendo, specialmente in quell’ora mattutina.

Più tardi siamo stati raggiunti dalle Protezione Civile e la Croce Rossa, e insieme abbiamo montato il ristoro.

All’ incrocio abbiamo incontrato alcuni dei camminatori che erano passati per il guado 12 ore prima. Pensiamo che abbiano riconosciuto non tanto noi, ma i cani. A meno di 17km dall’arrivo abbiamo incontrato non solo i camminatori sulla 120km, alcuni di cui erano visibilmente stanchi e affaticati, ma anche participanti alla tratta più corta, che partiva da Cuna. Questi ultimi erano ancora pieni di brio ed entusiasmo per la camminata davanti a loro.

All’ora di pranzo è arrivata la Coldiretti con il ristoro caldo, una buonissima zuppa di zucca e patate. Siamo rimasti sorpresi quando ci siamo accorti che la zuppa era servita da volontari che già conoscevamo dalla Spesa in Campagna.

Il percorso era popolato non solo da participanti nella varie tratte della WFUM, ma anche da viandanti in cammino nella direzione opposta. Come i participanti nella maratona, loro pure erano di diverse nazionalità, alcuni dall’Australia e il Canada, curiosi di capire la natura dell’evento a cui stavano assistendo. Dopo una spiegazione abbiamo offerto anche a loro zuppa e ristoro.

Insomma, ci siamo divertiti molto e sentiti parte di una grande e bella comunità. Avendo capito meglio la natura dell’evento, non vediamo l’ora di ripetere l’esperienza, sperando di partecipare anche nella preparazione del supporto che il Gruppo Trekking Senese ha offerto ai participanti nella WFUM.

Paolo Palladino e Tess Young

Elena invece è una accompagnatrice del GTS di lungo stampo. Il suo riassunto cattura perfettamente la simbiosi dei participanti e volontari.

Un’esperienza unica e emozionante che consiglierei a tutti sia da camminatori che da volontari. La fatica è tanta, tantissima per tutti ma viene ripagata dalla bellezza dei paesaggi, dei sorrisi e battute di chi partecipa e lo spirito è rigenerato da una nuova energia positiva e il piacere di vivere un’esperienza così tutti insieme, amanti della natura e del camminare o solo nell’assistenza al prossimo.

Elena Erdas

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