Progetto LIS-PASS: Un insolito trekking nella Val di Merse

Il 22 ottobre scorso ha avuto luogo un trekking particolare: il progetto LIS-PASS ha portato sordi e udenti ad incamminarsi insieme tra le bellezze storiche e naturali della Val di Merse.

Il progetto propone eventi che possono esseri fruiti da tutti (udenti e no) e che porta a valorizzare il patrimonio culturale e storico-artistico locale.

Il percorso lungo 14 km circa ci ha portato in luoghi antichi colmi di storia, ci ha portato a scoprire luoghi dove l’agricoltura e le fonti energetiche alternative vanno a braccetto.

Si inizia con la visita guidata alla Centrale BioGas Merse di Montioni. E’ un consorzio di quattro aziende agricole coraggiose. L’impianto fornisce elettricità e calore ad abitazioni di medie dimensioni. Può accogliere fino a 40 tonnellate di biomassa al giorno proveniente da tutto il territorio italiano. Tutta la produzione di energia è inserita in una filiera energetica che va dalla semina dei prodotti destinati ad essere trasformati in biogas fino alla fine del ciclo da cui, oltre all’elettricità e calore, si raccoglie pure dell’ottimo concime.

Dopo la visita riprendiamo le automobili per recarci alla Riserva Naturale Alto Merse, nei pressi di Orgia. Purtroppo la pioggia degli ultimi giorni non rende possibile il guado del torrente. 

Ci incamminiamo tra una splendida natura mediterranea. I corbezzoli ci presentano i loro primi frutti, purtroppo ancora acerbi, accanto ai loro minuscoli fiori bianchi e con le foglie di un bel verde acceso è veramente un tripudio tricolore!

L’erica inizia a presentare i suoi minuscoli fiorellini rosa. E poi il cisto e il ginepro che offre le sue bacche buone per gli arrosti. E tutt’intorno lecci e querce e nel sottobosco un bel tappeto di ciclamini. L’aria è molto umida e profuma di funghi!

Dopo un bel sentiero leggermente in salita si arriva ad una piccola radura dove ad un lato della strada c’è un essicatoio ormai in rovina. In questo luogo i castagneti costituiscono dopo le querce l’habitat boschivo più diffuso della Riserva. 

Al castagno per molto tempo sono state legate attività produttive che hanno reso possibile la sopravvivenza e lo sviluppo delle comunità circostanti. 

Poco lontano visitiamo il Romitorio di Orgia costruito intorno al XIV secolo dai padri eremiti in mezzo ai castagni secolari. Questo è il classico luogo che invita alla meditazione perché  immerso in una natura di rara bellezza. 

Marta è davvero molto brava nel raccontarci la storia ed anche alcuni aneddoti curiosi legati a questo luogo particolare.

Proseguiamo il nostro cammino inerpicandoci per un bellissimo sentiero e ci accorgiamo che di colpo la natura muta il suo aspetto.

Ed ecco come un miraggio appare circondato di verde e con il profumo di elicriso tutt’intorno  il Castello di Capraia.

Le prime testimonianze sono contenute in un atto stipulato nel 731. Il castello vero e proprio, di rilevanza strategica, sorse alla fine del XII secolo ad opera dei conti Ardengheschi.

Il castello ha vissuto alterne vicende e ha visto succedersi molti proprietari, la maggior parte famiglie nobili senesi fino alla guerra di Siena di metà del 1500. Una volta tramontata per sempre la Repubblica di Siena e passati i suoi territori alla signoria dei Medici, Capraia termina la sua funzione difensiva ed il castello ed annessi vengono trasformati in una piccola tenuta agricola.

Il castello domina tutta la valle e la visuale è davvero mozzafiato.

Con il sole che finalmente ha fatto capolino tra le nuvole bianche il luogo è davvero magico e si comprendono le leggende che lo riguardano: nel bosco sottostante si dice che nella notte comparissero i fuochi fatui.

A questo punto inizia il percorso di rientro. Si cammina uno dietro l’altro e per strada ci affiancano automobili e biciclette.

Cammino in silenzio…quasi in silenzio…e mi piace guardare le nuvole, i fiori, le magliette degli altri camminatori. E mi piace salutare chi incontro. E mi piace ricordare i posti meravigliosi che esistono a due passi da casa mia.

Rita Anzoni 

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